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No al TAV en Italia.Bronca.

Publicado: 08 Dic 2005, 00:43
por juanjo
Ayer de madrugada desalojaron el campamento contra las obras del TAV de Venaus (Val Susa).
Mil policias (y una excavadora) han desalojado por la fuerza a unas 500 personas que desde hace varios dias vivían protegiendo el lugar de inicio de las obras.
Hay 9 heridos, uno de ellos en coma con el estomago destrozado.

Fotos impresionantes e información actualizada en

http://euskalherria.indymedia.org/eu/20 ... 3842.shtml
http://italy.indymedia.org/

Publicado: 11 Dic 2005, 12:57
por Zirriparra
Parece ser que estos días han tenido lugar muchos enfrentamientos que han acabado con la "reconquista" del valle por parte de la población. "El pueblo reconquista el valle" titular de http://www.italy.indymedia.org


la battaglia di Venaus II No tav in Italia
http://www.euskalherria.indymedia.org/e ... 3920.shtml

Aqui hos mando màs fotos de como han sido las c osas en Venaus: para los màs perdidos decirles que despues que la policia ha desalojado el presidio con nocturnidad(y alevosia) y pegando a todo cristo (un viejo di 60 herido y un chaval con 4 puntos en la cabeza)...

Los del valle se han organizado y en 50000 o algunos màs (como siempre la polizia dice que eran 5) han asaltado denuebvo la acampada donde estaban las triveladoras y se han reapropriado de lo que era suyo (su tierra). Ahora el govierno ha nonbrado un mediador (el brazo derecho del berlusca Gianni Letta) y parece ser que la primera cosa que ha hecho este es llamar a Fasino (secretario de los DS e ex-pci)parece ser que la estrategia del govierno es:divide et impera.

Despues de la lecciòn di democracia participativa que estan dando los del valle, todo dios (si esiste esta en valsusa a defenderse de los porrazos de los maderos) parteciparà a la mani que se realizarà el 17/12/05 a Torino ( se estan organizando trenes? de toda Italia para participar a esta).
Una cosa que me preme de decir, es la siempre eterna questiòn que si las fotos hacen bien o no a la gente que participa a las manis.Soi deacuerdo que pueden pergudicar (la represiòn necesita de nombres y caras para poderlas meter en primera pagina) y creo que la soluciòn de cambiar las caras de las fotos sea una buena respuesta autodefensiva.
El govierno acusa a los centros sociales ("Askatasuna" e "Il paso" de Torino por ejemplo) de ser los organizadores de la guerrilla del 8-12 y de quererla esportar por la italia, bueno eso es una escusa ridicula por que quien a agredidio a viejos y ninos denoche mientras dormian han sido los maderos y la gente que dormia allì es gente del valle. Para vuestra informaciòn los dos centros sociales uno hace referencia a la vieja autonomia operaia y "el paso" al area anarquista y los dos tienen paginas web donde se puede ver lo que hacen normalmente. Despues esta la acusaciòn contra los anarcoinsurrezionalistas, que bueno, que yo sepa hasta ahora lo que han metido es solo una profunda psicosis en la cabeza del ministro (los ve por todas partes, cada vez que pasa algo, allì estan afilando sus cuchillos...).

Ahora un poco de historia....
La Valsusa en la epoca nazifascista era la retrovia hacia europa de los nazistas que estaban en italia (imaginaros un valle de pasaje donde todos los ocupantes tenian que pasar para llegar a italia) y como no tienen una grande esperienza historica sobre el defendersi de los pueblos que la atraversaban.

Como decia en epoca nazi (hace 50 anos)se organizaron grupos de partisanos que desde la retroguardia istigavan a los alemanes cuando estos ocupaban la peninsola, se llego a verdaderas luchas entre las montagnas y como los partisanos conocian las montagnas como sus bolsillos les davan unas palizas a los alemanes que pa' que....
La estrategia no cambia el 8-12 muchos de estos guerrilleros se han echao denuevo pa' el monte y cargados de mochilas llenas de... ..comida, ( tranquilos que los yerros algunos nunca los devolbieron terminada la guerra ...nunca se save...)han ensenado a los jovenes como se hacia.
Atraves de los mismos senderos que hace 50 anos los nuevos partisanos han cogido a la policia a la improvista, el truco era salirles por la parte de arriva de donde se encontrasen ellos (al estar los manifestantes màs arriva que los maderos estos no podian cargar contra ellos). Despues de sorpasarles han echo una megabarricada y han paralizado la colunna de maderos que venian a rinforzar a los que ya estaban. Bueno que decir una estrategia partisana temprada con los nazis de ayer para detener a los nazis del hoy, mis complimentos a los del valle. y como dicen por aqui. No pasaran!

Viva los que luchan (en todas partes)
Libertad para la Valsusa!!!
Libertad para Euskadi

Val di Susa
Venaus riconquistata!


di Andrea Tavano





Val di Susa
Venaus riconquistata!
http://italy.indymedia.org/news/2005/12/942110.php

di Andrea Tavano

Non è servito militarizzare il territorio per fermare un popolo in lotta. Non sono serviti lo sgombero violento di due giorni fa, le menzogne dei media, gli allarmi costruiti ad arte dal governo. Oggi otto dicembre migliaia di persone sono scese nuovamente nelle strade della Valsusa e si sono riprese ciò che gli era stato tolto con la forza. Il campo di Venaus è stato riconquistato con un’autentica azione di massa. Le forze dello Stato sono state costrette a guardare. Quanto segue è la cronaca di una giornata memorabile, comunque finisca la lotta contro la TAV.
Chi era nelle strade

“I gravi incidenti registrati oggi in Val di Susa, durante la manifestazione di protesta contro la Tav, sono dovuti "esclusivamente a gruppi dell'estrema sinistra, dell'area antagonista e di quella anarco-insurrezionalista, giunti da varie città italiane con il deliberato proposito di creare disordini, aggredire le forze di polizia ed occupare illegalmente le aree espropriate e destinate ai cantieri". Lo afferma il Viminale, che stima in circa 1.000 i responsabili degli scontri.” (dal sito internet di “la Repubblica”)

Il corteo di giovedì scorso

Mi spiace, solerti funzionari del Ministero degli Interni, ma non è così. E voi lo sapete. Ciò che proviene da giorni dalle dichiarazioni del governo è solo propaganda, diffamazioni, falsificazioni della realtà utili per ripeterle nei tg della sera. Il corteo ha radunato oggi in Valsusa sessantamila persone. C’erano molti manifestanti arrivati da Torino (come chi scrive), da altre zone del Piemonte e anche da altre parti d’Italia. Ma c’era soprattutto un popolo, quello della Valsusa, di nuovo in marcia, compatto e per nulla intimorito. Lungo le strade della valle si vedevano giovani, anziani, donne di mezza età, intere famiglie con i figli al seguito. Tutto questo popolo ha affrontato un clima gelido, la neve, le strade di montagna, ed è giunto sino al sito di Venaus, il luogo deputato agli scavi dove due giorni fa è avvenuto lo sgombero della polizia, che già lo presidiava da una decina di giorni. Questo è quanto realmente preoccupa i nostri premurosi governanti, oltre agli ingenti profitti che rischiano di sfumare se l’opera non va in porto. Questa mobilitazione di popolo è l’esempio che in tutto il Paese dovremo imitare per le lotte future che affronteremo.

La cronaca

Il concentramento della manifestazione è a Susa: già alla partenza si fa fatica a muoversi e ad avanzare causa l’enorme afflusso di persone. Dopo non molta strada, il corteo è fermo. Giungono voci di prime cariche della polizia, la quale blocca la strada per Venaus nei pressi di un bivio (c.d. “bivio Passeggeri”). Infatti alcuni tafferugli avvengono realmente, e in questi rimane ferita dalle manganellate anche una compagna del partito, Nicoletta Dosio. Le forze dell’ordine credono che i manifestanti desistano dal raggiungere Venaus e che si limitino ad occupare l’autostrada. Ma non è così. Alcuni abitanti della valle si schierano lungo il percorso e indicano ai manifestanti diverse strade alternative, anche attraverso sentieri di montagna. Raggiungiamo il sito di Venaus da più direzioni. Le forze dell’ordine sono impotenti. Un gruppo di poliziotti è schierato nel campo in assetto anti-sommossa. Le recinzioni sono circondate da una folla sempre più ampia ma assolutamente calma. Le forze dell’ordine cercano di bloccarne l’afflusso con uno sbarramento lungo la strada, ma senza esito. Ad un certo punto, raggiunto un alto numero di persone, superiamo le recinzioni ed entriamo in massa nel campo. La polizia spara alcuni lacrimogeni in mezzo alla folla, inutilmente. Non scendono neanche le lacrime perché il vento li disperde. Alcuni lanciano pietre ed oggetti verso la polizia, ma vengono fermati dalla maggior parte dei manifestanti perché oggi non serve: oggi siamo più forti comunque. Il campo di Venaus è riconquistato e il popolo della Valsusa passeggia libero sulla sua terra.

Tutti a Torino sabato 17

“Il popolo unito mai sarà vinto!”: così dice una vecchia e quanto mai attuale canzone di lotta. Due giorni fa lo Stato borghese, tramite i suoi agenti armati, si appropriava con la forza del sito di Venaus. Oggi una massa di lavoratori, giovani, pensionati, lo ha ripreso, mostrando così la propria autentica forza. E lo Stato ha potuto solo guardare. Le stesse forze dell’ordine non sono quel blocco monolitico pronto ad obbedir tacendo che ci vogliono mostrare dai media. Si racconta di episodi di fraternizzazione, nei giorni scorsi, tra manifestanti e poliziotti. Pare che il reparto responsabile dell’ignobile sgombero del 6 dicembre provenisse da lontano, condotto in Valsusa la notte stessa. Anche oggi si potevano vedere facce sollevate fra le forze dell’ordine per la mancanza di duri scontri (perché, a differenza di quanto dicono i media, oggi non ci sono stati duri scontri).

Oggi il governo gioca la carta della trattativa, ma è più che altro uno stratagemma per prendere tempo e prenderci per stanchezza. Nessuno nel governo si è dichiarato disponibile a tornare indietro sulla Torino-Lione. Il movimento non si deve lasciare ingannare da questa falsa disponibilità al dialogo. Il corteo di sabato prossimo non deve essere cancellato, come suggerito in maniera infausta non solo dal governo ma anche da dirigenti dell’Unione. Solo attraverso l’allargamento della mobilitazione di massa, fino allo sciopero generale di tutte le categorie, in Piemonte e nel resto d’Italia, si può arrivare alla vittoria

La forza popolare messa in campo oggi mostra come il progetto Alta Velocità ferroviaria può essere sconfitto. La volontà di lottare in Valsusa non manca. E’ necessario appoggiarla con tutte le forze, in ogni scuola, luogo di lavoro, territorio. Oggi in Valsusa, domani ovunque!

* No all’Alta Velocità in Valsusa.
* No al profitto di pochi e al danno di molti.
* Piano nazionale del trasporto pubblico gestito dai lavoratori, dalle popolazioni coinvolte, e nel loro interesse, in modo tale da non sperperare i fondi pubblici in opere inutili.
* Sciopero generale di tutte le categorie!
* Fuori il Prc dalle giunte locali pro-Tav.
* Abbattiamo il governo dei padroni!

Torino, 9/12/2005

Publicado: 11 Dic 2005, 18:30
por Zirriparra
En la siguiente dirección hay enlaces a imágenes de la "battaglia di Venaus".
¡Viva la Unidad Popular!
¡Viva la ValSusa!

http://euskalherria.indymedia.org/eu/20 ... 3909.shtml
Imagen
Imagen
Imagen

Publicado: 16 Dic 2005, 11:25
por Sabot
[Italia] Lucha popular contra el TAV
http://www.alasbarricadas.org/info/arti ... ticle=1896

Publicado: 17 Dic 2005, 09:32
por juanjo
MAS INFORMACION EN "INDYMEDIA"


El 17/12 mani a Torino, no tav. Italia
nik , 15.12.2005 11:55
A la mani de torino ira gente de toda Italia. serà lo que serà
















Despues de varios se hace no se hace, al final la mani se hace. El alcalde de Torino del centro-izquierda (a favor del tav) era contrario por que dice que llegaràn los barbaros de toda Italia.
Los 5 puntos propuestos dal govierno: dicen que se tiene que hacer el impacto ambiental (por ley es obligatorio). Otro punto es la creaciòn de una comisiòn neutra (por parte de la Ue. han mandao a la de palacios). Otro punto es que las obras no iniciarian hasta Mayo del prosimo ano, però los terrenos de Venaus se los queda la empresa que tenia que hacer el tunel (?si han decidido todo que es que se puede discutir?). Mientras tanto el juez Laudi famoso por aver encarcelado a Balleno e Soledad (muertos en carcel) ha sequestrado los terrenos y se los ha dado a la empresa.
La gente piensa que el govierno tiene miedo de la gente y de que dentro de poco inician las olimpiadas de imbierno a Torino (algunas pistas estan proprio en Valsusa).
Bueno hay hos dejo y que hos balla bien.
Gora euskadi anarkista
y no al tav
pd. hos mando unas fotos del valle, el cartel de la mani, una critical-mass contra el tav.

Publicado: 17 Dic 2005, 22:38
por Zirriparra
Segun Indymedia, unas 100.000 personas en Turín contra el TAV.

Imagen
http://italy.indymedia.org/

EDIT: Por otra parte, parece que unos viajeros que iban en tren de vuelta de Turín a Milano le han sacudido el polvo a un tal Borghezio, europarlamentario del partido Liga Nord, de tendencia derechista con un discurso racista.